PAPILLON regala a tutti i materiali usati provenienti dalla strada una seconda vita come accessori unici. È ovvio che una simile rinascita sia un’operazione complessa, che solo pochi al mondo sanno realizzare a regola d’arte.
La giovane stilista di origini partenopee regala una seconda vita ai materiali usati provenienti dalla strada cosi' da rimetterli in discussione.
Mentre molti lasciano i consumatori all’oscuro di tutto, noi riveliamo volentieri tutti i dettagli del nostro processo di trasformazione.
La trasformazione di vecchi abiti e cravatte in accessori unici avviene da noi nel nostro piccolo laboratorio in sei complesse fasi:
1 RICERCA DELLE MATERIE PRIME
2 SCUCITURA
3 LAVAGGIO
4 TAGLIO
5 CUCITURA
6 ATTRIBUZIONE DELL’ ‘IDENTITY CARD’
IT'S MADE PAPILLON
Nel 2013, alla ricerca di un accessorio adatto per un regalo unico ed indimenticabile, la giovane studente di fashion design, Federica Barbieri [ FEDINA_B ], si è ispirata alla moda maschile francese. I requisiti essenziali erano: originale, fatto a mano e con una storia da raccontare. L'ispirazione per il materiale giusto è venuta dalla passione per il vintage e l assidua frequentazione di mercatini in giro per l’Europa. I suoi accessori dovevano essere riconosciuti da lontano.
Da questa idea, nel salotto di casa, ha realizzato un papillon con delle vecchie cravatte del padre. Le vecchie cravatte sono state lavate nella vasca da bagno di casa, tagliate sulla scrivania e cucite con la macchina da cucire della mamma, per diventare i primi papillon PAPILLON. Ancora oggi ogni papillon è un pezzo unico prodotto artigianalmente. La giovane designer con l’aiuto del padre e della sua ex-coinquilina graphic designer ha deciso di puntare tutto sui dettagli, ogni singola cosa di questa piccola azienda è studiata alla perfezione ecco perché ogni prodotto viene certificato con tutti i dati come campione e provenienza del tessuto, da allora PAPILLON ha conquistato il mondo.